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Curare l'anima per guarire il corpo

La bella domanda sulla guarigione spirituale che mi ha fatto una giornalista in un’intervista sul libro mio e di Monica Bertoletti “Menopausa- Il tempo ritrovato” (Edizioni Universo Editoriale, https://www.edizioniuniverso.it/prodotto/menopausa-il-tempo-ritrovato/ ), che uscita sulla rivista Scienza e Conoscenza, mi offre lo spunto per parlare di questo tema, che trattiamo di rado, ma che tuttavia è di importanza non certo inferiore ad argomenti quali alimentazione, integrazione e stile di vita.


Per affrontare la tematica della guarigione spirituale, dobbiamo per prima cosa chiederci che cos’è la spiritualità.

È un termine che ognuno interpreta in modo un po’ diverso, che per alcuni si identifica con la religione, ma che in realtà ha un’accezione molto più vasta e complessa.

Credo che si possa definire come il percepire la sacralità del tutto e il sentirsi parte dell’universo, comprendendo che ogni azione e ogni pensiero comportano delle conseguenze e che ogni vita ha uno scopo. Tutte le culture tradizionali l’hanno sempre saputo molto chiaramente, ma ora la fisica quantistica lo spiega attraverso il fenomeno dell’entanglement o correlazione quantistica: lo stato quantico di ogni costituente il sistema dipende istantaneamente dallo stato degli altri costituenti. Attraverso una serie di esperimenti si è giunti alla conclusione che il valore misurato per una particella di una proprietà definita dell'insieme influenzi istantaneamente il corrispondente valore dell'altra, che risulterà tale da mantenere il valore globale iniziale. Ciò rimane vero anche nel caso che le due particelle si trovino distanziate, senza alcun limite spaziale. In pratica, una volta che due particelle hanno interagito rimangono connesse al di là di spazio e tempo. “Tutto è uno”, traduzione italiana del titolo del famoso libro di Michael Talbot "The Holographic Universe".


Il leggendario Ermete Trismegisto recita nella Tavola Smeraldina “ciò che è in basso è uguale a ciò che è in alto e ciò che è in alto è uguale a ciò che è in basso”, ossia il microcosmo riflette il macrocosmo e viceversa. Ogni cellula è un piccolo universo e ad ogni livello di manifestazione regnano le medesime leggi, una delle quali è il principio di polarità, che la medicina tradizionale cinese chiama Yin e Yang. La realtà consiste di unità, che però si manifestano alla coscienza umana solo in termini duali, opposti: caldo e freddo, notte e giorno, maschile e femminile, estate e inverno; essi sono inseparabili, come dimostra il simbolo del Tao, e ognuno contiene sempre una parte del suo opposto, nel quale gradualmente si trasforma senza interruzione. Lo psicologo tedesco Thorwald Dethlefsen spiega nel suo “Il destino come scelta” che l’esperienza fondamentale della polarità è il respiro, fondamento della vita: non c’è inspirazione senza espirazione e viceversa. La vita è ritmo, movimento e trasformazione continua: qualunque fissazione è ostile alla vita e impedisce l’evoluzione. Così, salute e malattia si condizionano reciprocamente e non possono esistere in modo indipendente: la salute esiste solo in quanto esiste la malattia; del resto, la fisica ha dimostrato che la luce è sia onda che particella: non c’è contrapposizione ma coesistenza.

Come la solitudine non è né buona né cattiva, né gradevole né sgradevole, ma dipende dal nostro atteggiamento nei suoi confronti, potendo essere per alcuni sofferenza, per altri una piacevole circostanza di riflessione e meditazione, così la malattia o gli eventi avversi possono essere l’ennesima occasione per incolpare il mondo esterno (la famiglia, la società, i virus, i traumi) oppure un’opportunità di evoluzione e di crescita. Guarire significa in ultima analisi cogliere l’informazione contenuta nella malattia, che presuppone il porsi il problema del suo significato. Finché non arriveremo a porci queste domande, potremo solo reprimere dei sintomi, costringendo il corpo a manifestare il suo disagio su un altro piano e con altri disturbi.


La guarigione spirituale è quella che ha permesso allo psicologo Viktor Frankl di uscire a testa alta dal lager, avendo sempre avuto ben chiaro il senso dello scopo della sua esistenza. È ciò che ha consentito a Nelson Mandela di avviare un processo di conciliazione nazionale pur avendo passato metà della sua vita in carcere, sostenuto dalla poesia di Henley,

Invictus

Dal profondo della notte che mi avvolge,

Nera come un pozzo che va da un polo all'altro,

Ringrazio gli dei qualunque essi siano

Per la mia indomabile anima.

Nella stretta morsa delle avversità

Non mi sono tirato indietro né ho gridato.

Sotto i colpi d'ascia della sorte

Il mio capo è sanguinante, ma indomito.

Oltre questo luogo di collera e lacrime

Incombe solo l'orrore delle ombre.

Eppure la minaccia degli anni

Mi trova, e mi troverà, senza paura.

Non importa quanto stretto sia il passaggio,

Quanto piena di castighi la vita,

Io sono il padrone del mio destino:

Io sono il capitano della mia anima.


La guarigione spirituale è quella che ha fatto superare a Louise Hay un’infanzia di abusi e un cancro, facendola diventare un punto di riferimento per milioni di persone in tutto il mondo; è quella che fa sì che tanti di noi sappiano essere resilienti anche dopo traumi e lutti apparentemente insuperabili.

Per contro, come ho già detto, non ci può essere guarigione vera senza guarigione spirituale; possiamo avere una scomparsa dei sintomi, ma se non curiamo le ferite dell’anima che ne sono la causa, il corpo tornerà a presentare il conto, a volte proprio in quell’età di passaggio che è la menopausa.


Questo è tanto più vero in un momento storico come questo, nel quale ci troviamo tutti profondamente feriti. La pandemia ci ha costretti a confrontarci con sentimenti atavici come la paura, in tutti i suoi gradi di intensità, ma anche la rabbia, l’impotenza, la frustrazione, la ribellione o la rassegnazione. Per quanto ci abbiano colpiti in modo diverso a seconda del nostro carattere, della nostra condizione economica, sociale e familiare e del nostro grado di equilibrio e centratura, è certo che nessuno ne esce indenne. Dicevamo all’inizio, quando eravamo spaventati ma anche fiduciosi che sarebbe durata poco, che questo trauma ci avrebbe reso migliori: sembrava prevalere la solidarietà, spuntavano ovunque cartelli pieni di ottimismo e la gente cantava dai balconi per farsi coraggio. Ora, dopo un anno abbondante, siamo sempre più divisi, fra fedelissimi del mainstream, negazionisti, complottisti, vaccinisti e non vaccinisti, pro- e anti-chiusure, in genere sempre in base alla nostra situazione personale e con poca considerazione per quella altrui.

E forse, come nel Sudafrica post-apartheid, è ora di incominciare a pensare a un processo di riconciliazione e di ricostruzione.


Certo, Nelson Mandela all’orizzonte non se ne vedono, ma credo che possiamo diventare da soli i “capitani della nostra anima”. Non esiste una via unica, un percorso uguale per tutti, poiché, citando il grande maestro Krishnamurti, “truth is a pathless land”, la verità è una terra senza sentieri. Possiamo cercare di risvegliare l’energia di guarigione che ognuno di noi possiede, utilizzandola per riequilibrare i nostri centri energetici (chakra, punti e meridiani di agopuntura), il nostro corpo fisico e i corpi più sottili e immateriali, attraverso le varie tecniche di cui parliamo nel libro: dal tapping o EFT (Emotional Freedom Technique), un modo rapido per ridurre gli ormoni dello stress, picchiettando alcuni punti di agopuntura su viso e corpo; alla coerenza cardiaca, raggiungibile attraverso la respirazione, la recitazione di formule o anche rievocando sentimenti positivi; alla terapia dei chakra, ai diapason, che creano risonanza attraverso il cervello, il corpo, le emozioni e anche i livelli energetici più sottili, potendo armonizzare le nostre frequenze; alla meditazione, ad esempio nella sua variante moderna e occidentalizzata della mindfulness.

Talora possiamo anche aver bisogno di aiuti esterni per superare traumi profondi, e quindi di un terapeuta che ci guidi; può essere attraverso la EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing, desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari), un approccio terapeutico basato sulla stimolazione alternata dei due emisferi cerebrali in modo da risolvere i condizionamenti emotivi legati alle informazioni ansiogene; oppure con la kinesiologia applicata, il reiki, l’agopuntura, la reflessologia, il massaggio e le campane tibetane, la biorisonanza. L’elenco è quasi infinito e sta a noi sperimentare e percepire ciò che ci risuona maggiormente.


Ma a volte per staccare la spina delle emozioni distruttive basta ancora meno: in primis, una passeggiata nella natura, la grande guaritrice: che sia un bosco, il mare o la montagna, si tratta di ambienti ricchi di ioni negativi che ci ricaricano energeticamente e vibrano ad alta frequenza. Leggere un buon libro, che sia fonte di ispirazione elevata (ne metto alcuni in bibliografia, ma l'elenco è infinito), o una poesia; ascoltare musica, rilassante o energizzante a seconda del nostro stato d’animo; coccolarci con un bagno caldo con i Sali di Epson, ad azione detossificante; utilizzare gli oli essenziali, sia nell’ambiente che su di noi, scelti sulla base della loro azione, oppure i cristalli; muovere il corpo con il ballo, lo yoga, il tai qi o qualunque altra attività che ci faccia sentire in armonia con noi stessi e l’ambiente.


Se non sempre aiuta condividere con familiari e compagni i nostri momenti di terapia per lo spirito, perché talvolta abbiamo più bisogno di silenzio e solitudine per riuscire a trovare il nostro centro e il nostro equilibrio, è invece immancabilmente terapeutico dedicarci ai nostri animali domestici. Riporto una notizia tratta dal web: “Boom di adozioni per cani e gatti nel 2020: l'Ente Nazionale Protezione Animali (Enpa) ha trovato casa nel 2020 a 8.100 cani e 9.500 gatti, oltre il 15% in più rispetto al 2019 per un totale di 17.600 animali domestici. Un incremento che in alcune città sale fino al 20% o al 40%. È il caso, ad esempio, di Treviso, Perugia o Monza, dove addirittura a dicembre il rifugio Enpa è rimasto senza cani da adottare.” Un piccolo miracolo della pandemia, che ci fa capire come per moltissime persone sia stato naturale cercare di alleviare una situazione di estrema difficoltà e disagio tramite l’amore incondizionato di un compagno peloso. Una medicina senza effetti collaterali e senza rischi, ma attenzione: crea grave dipendenza e spesso induce

alla tentazione di aumentare la dose!


Per approfondire consiglio:


Talbot M. Tutto è uno. L’ipotesi della scienza olografica, Universale Economica Feltrinelli. Oriente (2016)

Dethlefsen T. Il destino come scelta. Edizioni Mediterranee. (1984)

Frankl VE. Uno psicologo nei lager. Ares edizioni (2012)

Hay LL. Puoi guarire la tua vita. MyLife (2013)

Myss C. Anatomia dello spirito. Anima edizioni (2011)

Dispenza J. Cambia l'abitudine di essere te stesso. MyLife (2012)

Mandela N. Lungo cammino verso la libertà. Feltrinelli (2012)

Bertoletti M, Raffelli R. Menopausa- Il tempo ritrovato. Universo Editoriale (2020)

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